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Astri Nascenti nel Motorsport: Christopher Bell, il missile dall’Oklahoma

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Pensando ad Oklahoma City ed alla sua influenza nello sport, sicuramente vengono in mente i Thunder, impegnati in NBA o i Dodgers nella massima serie statunitense di baseball. Poi c’è un ragazzo di Norman, città da più di 100000 abitanti poco a sud della sopracitata metropoli, che a 20 anni già vantava successi di spessore nel mondo del motorsport ed adesso, a soli 25 anni, si sta imponendo tra i grandi nomi nel panorama a stelle e strisce. Christopher Bell negli anni si è fatto strada, vittoria dopo vittoria, fino alla NASCAR Cup Series, lo stesso campionato dove hanno scritto pagine di sport piloti come “The King” Richard Petty, “The Intimidator” Dale Earnhardt e “Rainbow Warrior” Jeff Gordon.

Bell impegnato in una gara di sprint cars nel 2014

Cristopher Bell ha iniziato a correre in auto all’I-44 Riverside Speedway, piccola pista vicino casa. Da giovanissimo inizia a farsi un nome nelle gare su ovale in terra. Ha solo 16 anni quando iniziano ad arrivare i primi titoli nazionali, ed a 18 anni ha già un contratto da professionista, partecipa a gare in tutti gli Stati Uniti con le sprint cars e non fatica a lottare con i migliori.

 

Fino ad ora è il classico ragazzo prodigio: ormai si sa che è abile e veloce, adesso serve l’affermazione ad alto livello. La grande occasione arriva nel 2014, quando Kyle Busch, che l’anno dopo sarà campione della NASCAR Cup Series, lo nota e lo invita a correre per il suo team con le Super Late Models, vetture estreme progettate per sfruttare al meglio le possibilità della guida su ovale. Partecipa principalmente agli eventi di World of Outlaws, il più famoso organizzatore di gare per sprint cars e late models. A fine 2014, Bell riporta 26 vittorie in totale in un solo anno!

Nel 2015 ed è il momento del grande salto: il passaggio definitivo alle gare su asfalto. Bell ha paura, dovrà abituarsi ad un nuovo stile di guida ed a nuovi ritmi. C’è un campionato in particolare dove i giovani promettenti hanno la possibilità di mettersi in mostra, ed è la NASCAR K&N Pro Series. Il team Bill McAnally Racing gli offre un contratto per 2 gare: Irwindale e Iowa. Nella prima ottiene un ottimo esordio chiudendo la gara a metà classifica, nella seconda sorprende tutti: solo un pilota è passato sul traguardo prima di lui.

Christopher Bell a Bristol nel 2019

Lo stesso anno arriva per lui il primo banco di prova: l’unica volta che la NASCAR non corre su asfalto lo fa con la Truck Series nell’Eldora Dirt Derby. È Kyle Busch che offre al giovane Bell la possibilità di correrci, e di correre per il suo team anche altre 6 gare nello stesso campionato. Cristopher Bell esordisce così in un campionato di punta della NASCAR, il terzo in ordine di importanza. Ha solo 2 gare con i truck alle spalle quando arriva a Eldora, scende in pista, guida, e vince con una spettacolare difesa negli ultimi 2 giri. È il 22 luglio 2015 ed ha solo 20 anni.

La sua carriera ha preso il volo: ottiene un contratto a tempo pieno sulla Toyota numero 4 del Kyle Busch Motorsports. Nel 2016 è terzo nella Truck Series, nel 2017 si laurea campione a 22 anni.

Dal 2018 passa in Joe Gibbs Racing, e così si mette alla prova in Xfinity Series: solo un grado sotto la massima categoria NASCAR. Per 2 anni in Xfinity diventa il padrone indiscusso delle gare: 7 successi il primo anno, stabilendo il record di maggior numero di vittorie per un esordente, 8 il secondo.

Arriva il 2020 e con lui la Cup Series, finalmente! Rimane su vetture Toyota con cui corre dal 2015, ma firma con un piccolo team di fondo classifica: il Leavine Family Racing. Le aspettative non sono alte, l’auto non è competitiva e si prospetta una stagione nelle retrovie, ma non se al volante c’è Christopher Bell: si abitua subito all’estrema potenza delle Cup Series Cars, e contro ogni aspettativa, nelle prime 9 gare dell’anno è già 2 volte in top10.

Christopher Bell vincitore a Dover nel 2018

La caratteristica di Bell al volante è una dote che hanno poche persone: è capace di aspettare. La guida di Bell è calma, e lui stesso al volante è calcolatore. Ragiona e guida sfruttando l’occasione. In particolare Bell emerge nel finale di gara: riesce sempre ad avere l’auto in ottime condizioni, e dove a pochi giri dalla fine gli altri faticano a gestire l’auto, in quel momento inizia a recuperare posizioni, una ad una fino alla prima. Eccezionale nello sviluppo di una strategia efficace, sempre perfettamente consapevole della sua posizione in pista. Le sue capacità tattiche degne di un antico comandante romano lo stanno portando tra i migliori.

Se Bell porterà tra i top team il Leavine Family Racing o se otterrà un contratto in una squadra già affermata, solo il tempo ce lo dirà. Quello che sappiamo è che a soli 25 anni Bell si è fatto spazio contro una enorme concorrenza di piloti agguerriti e talentuosi, ed adesso è in uno dei campionati più seguiti al mondo, dove solo quelli come lui meritano di stare.

Aldo Coletta
Classe 2000, studente di medicina, chitarrista, scrittore a tempo perso, amante delle birre soprattutto se artigianali, amante del motorsport da ancora prima di iniziare le elementari, seguace dello sport in tutte le sue forme, in particolare del rugby. Qui nella speranza di condividere qualche bella storia.

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