Dall’inizio del Nuovo Millennio il ciclismo “Made in Colombia” ha visto fiorire una miriade di talenti, tra i quali spiccano i nomi di Rigoberto Uràn, Nairo Quintana, Sergio Henao, Esteban Chaves e Miguel Angel Lòpez, corridori che a suon di risultati sono riusciti a conquistare fama e successo a livello intenazionale.
L’ultima giovane promessa pronta a sbocciare di questo movimento, che sembra non voler arrestare la sua impetuosa ascesa, nasce il 13 gennaio 1997 a Zipaquirà, un paesino a 50 Km dalla capitale Bogotà; il suo nome è Egan Arley Bernal, un ragazzo che, quando era piccolo, non vedeva la carriera del corridore rientrare tra le possibilità lavorative alle quali aspirava. Egan, infatti, ambiva a seguire gli studi per diventare un giornalista.
Non era della stessa idea il padre che, ciclista amatoriale, decide di farlo entrare nel mondo della bicicletta, per l’esattezza nella mountain-bike, terreno con il quale Egan denota fin da subito di avere un particolare feeling.
Le prime soddisfazioni personali non tardano ad arrivare. Nel biennio 2014-15 il giovane Bernal si afferma come il biker migliore della Colombia e forse di tutto il Sudamerica, vincendo svariate gare in tutto il continente. Questi risultati gli permettono di partecipare ai Mondiali Juniores, dove Egan conferma le sue eccellenti abilità andando a conquistare un argento e un bronzo nella competizione iridata.
A fine 2015 il DS storico della Androni Giocattoli ( formazione continental italiana ) Gianni Savio, rimasto affascinato dalle gesta del 18enne colombiano, non esita un secondo e, grazie a dei contatti con un team manager molto vicino a Bernal, lo spedisce nel primo volo diretto in Italia: un contratto quadriennale è pronto per un ragazzo che non aveva MAI corso su strada.
Il 2016 è quindi l’anno del debutto nel ciclismo professionistico per Egan; è la stagione in cui inizia a prendere confidenza con la nuova bici, un mezzo per lui totalmente diverso rispetto a quello utilizzato per le gare di Mountain Bike. Nonostante le prime difficoltà ad abituarsi al nuovo stile di stare in bicicletta, Bernal riesce comunque a mettersi in mostra durante il suo anno da “rookie”, conquistando in più occasioni la maglia bianca di miglior giovane delle corse a cui partecipa. Al Tour de l’Avenir, prestigiosa gara a tappe riservata agli Under 23, il colombiano termina al 4^ posto nella classifica generale vinta dal francese David Gaudu, oggi in forza alla Groupama-FDJ.
Superato questo primo anno di ambientamento, il 2017 è la stagione in cui tutto il ciclismo mondiale si accorge dei lampi di classe del nativo di Zipaquirà, il quale inizia a dare l’impressione di essere qualcosa di più del classico scalatore colombiano a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Tirreno-Adriatico e Tour of the Alps sono il primo banco di prova in cui si confronta con i più forti corridori in circolazione. In quest’ultima Bernal vince la classifica di miglior giovane e conclude con un ottimo 9^ posto nella generale. Questo è solo l’inizio, poichè il momento d’oro lo vive tra giugno e agosto: conquista in ordine la vittoria finale del Tour de Savoie Mont-Blanc, del Sibiu Cycling Tour e del già citato Tour de l’Avenir. L’ultimo risultato di spicco dell’annata lo ottiene al Giro di Lombardia: alla prima classica monumento della carriera, Egan conclude in 13^ posizione, secondo miglior colombiano al traguardo alle spalle di Nairo Quintana.
Bernal termina la stagione con la consapevolezza che l’anno successivo sarà pronto per il grande salto nel World Tour; le offerte alla corte di Gianni Savio sono molte, tanto che il DS italiano è consapevole che non potrà trattenere il gioiellino colombiano. La proposta più convincente arriva dal Team SKY, squadra simbolo del ciclismo moderno per la miriade di corridori di qualità in rosa ( ciò è possibile grazie ai quasi 30 milioni di euro di budget annui, cifra irrangiungibile per gli altri team ), uno su tutti il pluri-vincitore del Tour de France Christopher Froome.
Egan non può rinunciare; sa di aver la possibilità di entrare a far parte della squadra migliore in quanto ad organizzazione, sa che può imparare tantissimo dai campioni presenti nel team. Fino a due anni prima non era mai salito su una bici da corsa, adesso potrà correre con i migliori atleti di questa disciplina.
La scelta dunque, è una sola: contratto triennale con la Sky per il talento di Zipaquirà.
La prima occasione per mettersi alla prova con la nuova maglia è il Santos Tour Down Under; nella corsa australiana il 20enne colombiano mette in mostra i primi sprazzi di talento, terminando 6^ nella generale, 1^ tra i giovani.
Due settimane dopo il campionato nazionale a cronometro è teatro del suo primo successo con il Team Sky, facendo intravedere una notevole abilità nella prova contro il tempo, dote non comune tra i suoi connazionali.
Dopo aver conquistato la generale della corsa di casa, la Colombia Oro y Paz, a fine marzo Egan prende parte alla Volta a Catalunya, la sua prima corsa europea del World Tour. È qui che Bernal mette in luce per la prima volta davanti agli occhi attoniti dei Big le sue straordinarie qualità: lotta per la vittoria della generale con l’ “Embatido” Valverde fino a quando, nell’ultima tappa, cade rovinosamente fratturandosi clavicola e scapola.
Un infortunio che poteva precludergli il resto della prima parte di stagione, ma Egan non ci sta e nemmeno un mese dopo la scivolata, torna alle corse, per la precisione al Giro di Romandia. Il suo non è un ritorno banale: vince la cronoscalata di Villars in programma nella 3^ tappa, battendo specialisti della prova come Porte e Roglic. A fine settimana terminerà proprio dietro quest’ultimo in classifica generale, collezionando un altro podio in un’importante corsa a tappe.
La stagione 2018 della promessa colombiana si sposta poi negli Stati Uniti per disputare il Giro di California. Nella splendida cornice statunitense, Bernal vive una settimana da assoluto protagonista: in salita è due spanne sopra tutta la concorrenza ( formata da gente del calibro di Adam Yates, Tejay Van Garderen, Rafal Majka ); ciò lo dimostra stravincendo gli arrivi di Gibraltar Road e South Lake Tahoe, che gli permettono così di indossare la maglia di leader della corsa, la quale resterà sulle sue spalle fino alla fine dei giochi.
Un’insieme di eccellenti risultati che non passano inosservati in casa Sky. La formazione britannica decide infatti di sceglierlo come uno dei 7 gregari che accompagneranno Chris Froome al Tour de France, nel tentativo di fare la tanto ricercata doppietta Giro-Tour.
Ed eccoci catapultati nel presente. Egan Bernal ha concluso ieri non senza difficoltà la sua 1^ tappa alla Grande Boucle; attardato per colpa di una caduta, è giusto al traguardo assieme al ben più blasonato connazionale Quintana ad 1’15” di ritardo dal vincitore Gaviria, primo sprinter colombiano a vincere al Tour.
Insomma, la Colombia che pedala è sempre più un punto di riferimento di tutto il panorama ciclistico; in questi 20 giorni scopriremo se il suo ultimo astro nascente, Egan Bernal da Zipaquirà ( principale favorito per la maglia bianca ), sarà già pronto per affermarsi come il miglior gregario di Froome quando la strada sale e, perchè no, essere anche qualcosa di più.
Egan, ti aspettiamo!
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