Boxe

Artur Beterbiev, il campione indiscusso dei mediomassimi

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Il 12 ottobre 2024, alla Kingdom Arena di Riyadh, Arabia Saudita, il pugilato ha vissuto uno degli incontri più memorabili della sua storia recente: Artur Beterbiev contro Dmitry Bivol per il titolo indiscusso dei mediomassimi. Due giganti del ring, entrambi imbattuti e campioni nelle rispettive federazioni, si sono sfidati in un match storico per unificare le quattro cinture principali della divisione. Dopo dodici round intensi e combattuti, Beterbiev è emerso vincitore, diventando il primo campione indiscusso della divisione dai tempi di Roy Jones Jr., con i punteggi dei giudici fissati a 115-113, 116-112, e un pari a 114-114.

Dmitry Bivol

Dmitry Bivol è nato il 18 dicembre 1990 a Tokmok, nel Kirghizistan, da padre moldavo e madre coreana. Cresciuto in una famiglia multietnica, ha iniziato a praticare il pugilato all’età di sei anni, mostrando presto un talento naturale per questo sport. Durante la sua carriera da dilettante, Bivol ha vinto diversi titoli, tra cui una medaglia d’oro ai Giochi Mondiali di Combattimento del 2013 e numerose medaglie ai campionati europei e mondiali. Dopo un brillante percorso amatoriale, Bivol ha debuttato nel pugilato professionistico nel 2014, conquistando rapidamente la cintura WBA dei mediomassimi nel 2017. La sua abilità tecnica e la sua precisione sul ring lo hanno reso uno dei migliori pugili della sua generazione, culminando nella vittoria contro Canelo Álvarez nel 2022, un risultato che ha ulteriormente consolidato il suo status nel mondo del pugilato.

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Artur Beterbiev

Artur Beterbiev è nato il 21 gennaio 1985 a Khasavyurt, in Daghestan, Russia. Fin da giovane ha dimostrato una forza straordinaria e un’innata aggressività, qualità che lo hanno portato a eccellere nel pugilato. Dopo una brillante carriera da dilettante, che includeva due medaglie d’oro ai Campionati Europei e un titolo mondiale nel 2009, Beterbiev è passato al professionismo nel 2013. La sua carriera professionale è stata caratterizzata da una serie di impressionanti vittorie per KO, tanto che ha mantenuto un record perfetto fino al 2024. Conosciuto per la sua potenza devastante, ha conquistato titoli in tre delle quattro principali organizzazioni pugilistiche, unificandole poi nel 2024 con la vittoria su Dmitry Bivol.

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Un contrasto di stili: potenza contro tecnica

Questo incontro era stato a lungo annunciato come uno scontro di stili opposti. Artur Beterbiev, noto come uno dei pugili più potenti nella storia dei mediomassimi, è riconosciuto per il suo stile aggressivo e il record devastante di 21 vittorie, 20 delle quali ottenute per KO. A 39 anni, il russo ha costruito la sua carriera su una forza schiacciante e una pressione costante, soffocando gli avversari con colpi di incredibile potenza. Il suo obiettivo in questo incontro era chiaro: demolire l’avversario con il suo stile inarrestabile.

Dall’altra parte del ring, Dmitry Bivol rappresentava il suo opposto. Con una carriera caratterizzata da precisione tecnica e intelligenza tattica, è noto per la sua straordinaria capacità di mantenere le distanze e controllare il ritmo degli incontri. A 33 anni, il campione WBA, originario del Kirghizistan, ha dimostrato in passato di essere un maestro nel neutralizzare avversari aggressivi, come quando ha sconfitto Canelo Álvarez nel 2022, frustrando l’ex campione mondiale con una perfetta esecuzione tecnica.

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L’incontro: equilibrio e tensione

L’incontro è iniziato con Bivol che ha immediatamente imposto il suo piano di gioco, utilizzando la sua rapidità di piedi e il jab per tenere Beterbiev a distanza. Nei primi round, il trentatreenne è sembrato padrone del ring, colpendo con precisione e impedendo all’avversario di avvicinarsi troppo. Il suo movimento continuo e la capacità di evitare i colpi più pericolosi del russo hanno fatto pensare a molti che Bivol potesse controllare l’incontro fino alla fine.

Ma Beterbiev ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei pugili più temuti della sua generazione. Dal quarto round in poi, ha iniziato a ridurre la distanza, forzando Bivol a scambiare colpi più ravvicinati. Ogni pugno del vincitore sembrava pesare il doppio di quelli dello sfidante, e la sua pressione incessante ha lentamente eroso le difese del campione WBA. Nei round centrali, la svolta: Beterbiev ha martellato Bivol con colpi devastanti al corpo e alla testa, facendo vacillare il suo avversario e mettendo in discussione il piano tattico del kirghizo.

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Il momento decisivo

Nonostante il controllo del match iniziale di Bivol, l’incontro ha cambiato volto dal settimo round in poi. La potenza di Beterbiev ha iniziato a farsi sentire in modo sempre più evidente, e l’impatto dei suoi colpi ha messo il rivale sulla difensiva. Il nativo di Tokmok ha cercato di mantenere la sua strategia, ma non è riuscito a evitare i colpi pesanti di Beterbiev, che nel decimo e undicesimo round ha continuato ad aumentare la pressione, costringendo l’avversario a combattere in difesa.

Nel dodicesimo round, entrambi i pugili sapevano che il match si sarebbe deciso sugli ultimi scambi. Beterbiev ha mantenuto la sua aggressività, andando costantemente avanti e cercando di chiudere Bivol alle corde. Anche se Bivol ha mostrato lampi di genialità con combinazioni precise, il russo-canadese ha dominato il round finale, consolidando la sua vittoria.

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La decisione controversa

Al termine dei dodici round, i giudici hanno decretato la vittoria di Beterbiev per decisione a maggioranza (115-113, 116-112, e un pari 114-114). Questa decisione ha suscitato dibattiti tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Molti sostenevano che Bivol avesse meritato un punteggio più vicino, considerando il suo dominio nei primi round, ma alla fine la potenza e la pressione di Beterbiev hanno convinto i giudici a suo favore.

Eddie Hearn, promoter di Bivol, ha espresso frustrazione per il verdetto, definendo “scioccante” il punteggio di 116-112 a favore di Beterbiev. Anche lo stesso pugile ha dichiarato di essere deluso dal risultato, affermando di credere di aver fatto abbastanza per mantenere il suo titolo WBA, ma ha comunque riconosciuto il valore del suo avversario, definendo Beterbiev un “vero campione”​

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E ora? Le prospettive future

Con questa vittoria, Artur Beterbiev è diventato il primo campione indiscusso dei mediomassimi dai tempi di Roy Jones Jr., un traguardo straordinario che lo consacra tra i migliori pugili della sua era. Ora, con tutte le cinture WBA, WBC, IBF e WBO in suo possesso, il russo si trova in una posizione dominante all’interno della divisione.

Il futuro del neo-campione potrebbe vedere una rivincita con Bivol, uno scenario che molti appassionati stanno già invocando. L’equilibrio e la tensione del match lasciano aperta la possibilità di un secondo capitolo tra questi due giganti del ring. Bivol, che ha dimostrato di poter competere alla pari con chiunque, potrebbe cercare una seconda chance per dimostrare di essere il miglior tecnico della divisione.

Ma altre opzioni si profilano all’orizzonte per Beterbiev. Canelo Álvarez, sconfitto da Bivol nel 2022, potrebbe essere interessato a una rivincita, questa volta contro il campione indiscusso, per cercare di riconquistare il dominio anche nei mediomassimi. Inoltre, nuovi talenti emergenti nella divisione potrebbero cercare di sfidare il re appena incoronato, rendendo il futuro della divisione particolarmente elettrizzante.

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Un incontro destinato alla storia

L’incontro tra Artur Beterbiev e Dmitry Bivol è destinato a essere ricordato come uno dei più grandi duelli della storia recente della boxe. La vittoria del primo, non solo lo consacra come campione indiscusso, ma dimostra anche che la sua forza e resilienza sono ancora ai massimi livelli, nonostante l’età avanzata per un pugile professionista. Dall’altra parte, Dmitry Bivol ha confermato di essere uno dei migliori pugili tecnici al mondo, e la sua sconfitta non fa che aumentare l’attesa per una possibile rivincita. Questo incontro ha scritto una nuova pagina nella storia della boxe, e il regno di Beterbiev come campione indiscusso è appena iniziato

Marcello Mazzucchi

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