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Anschütz 1827 Fortner, una carabina che ha fatto la storia del biathlon

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A cura di Marco Cangelli e Mirko Efoglia

La carabina è una delle componenti più importanti del mondo del biathlon. La sua messa a punto può modificare l’andamento di un’intera stagione e decidere il destino di una carriera. L’Anschütz 1827 Fortner è probabilmente uno dei mezzi più gettonati del settore tanto da fare la storia di questo sport.

Il tutto frutto di un fortunato connubio fra Peter Fortner junior e J. G. Anschütz nato nel 1984 e che ancora oggi vede la ditta tedesca fra le più amate dai biathleti.

Come descrivete sul vostro sito il 97% dei biathleti sceglie come carabina l’Anschütz 1827 Fortner. Qual è il motivo? Cosa rende questa carabina più prestante nel biathlon?

L’otturatore con tiro diritto che viene bloccato da 7 sfere, è un sistema infallibile. Le cartucce vengono ricaricate molto facilmente. Il successo è stato tale che abbiamo conquistato il 97% del mercato.

Quali sono gli accessori che l’atleta può montare sulla carabina, quali accessori sono fondamentali per il biathlon?

Gli accessori indispensabili sono naturalmente la diottra, il portacartucce di riserva, il passante per il braccio, l’hand stop della mano con la cinghia di tiro. Gli ausili ottici (lenti, ecc.) non sono ammessi, l’ iride e gli occhiali da sole sono molto apprezzati da alcuni atleti. Altri accessori non vengono portati con sé per risparmiare peso.

Tina Bachmann impugna la sua Anschütz 1827 Fortner © Wikipedia


Da regolamento nel biathlon si può usare solo la diottra, quanta differenza c’è tra puntare con un mirino e con una diottra?

Credo che per mirino si intenda un cannocchiale/telescopio. Si tratta di un ausilio ottico dotato di lenti per ingrandire il bersaglio. Poiché nel biathlon si spara sempre a 50 m su un bersaglio standardizzato, l’atleta vede sempre un’immagine del bersaglio molto simile nella diottra. Inoltre, le lenti del cannocchiale si coprirebbero e si appannerebbero con la pioggia e la neve. A volte è sufficiente respirare su di esse. I sistemi di lenti potrebbero quindi essere utilizzati solo nelle migliori condizioni atmosferiche. Pertanto viene utilizzata esclusivamente la diottra per il biathlon

Una carabina come la Anschütz 1827 Fortner quanta manutenzione richiede, è possibile farla personalmente o serve l’aiuto di tecnici?

L’atleta può eseguire da solo la normale manutenzione. Anche la sostituzione del percussore può essere eseguita da solo con un po’ di pratica. Per le riparazioni più importanti, il team di assistenza Anschütz è presente in loco, oppure i clienti si recano presso lo stabilimento Anschütz o anche presso l’azienda Fortner.

Florent Claude affronta la tappa di Coppa del Mondo 2019/2020 ad Oberhof © Stepro

Spesso nelle cadute in gara vediamo perdere o rompere dei pezzi della carabina, è uno strumento così delicato?

È necessario trovare costantemente il giusto equilibrio tra peso ridotto e buona stabilità. È interessante notare che nella maggior parte delle cadute non succede nulla. Gli atleti hanno imparato a cadere di conseguenza. Tentano un atterraggio di pancia o “fondoschiena”. Se qualcosa si rompe, di solito è una parte dell’calcio che può essere riparata in seguito.

Concludiamo chiedendo quanto è lunga la vita di una carabina di un atleta?

Le armi normalmente durano tutta la vita di uno sportivo. 20 anni non sono un problema. Spesso i giovani atleti iniziano con un vecchio fucile e ne acquistano uno nuovo durante la loro carriera sportiva, che utilizzano fino alla fine.

Marco Cangelli
Giornalista presso la testata online "Bergamonews" e direttore della web radio "Radio Statale", sono un appassionato di sport a 360 gradi. Fondatore del format radiofonico "Tribuna Sport" e conduttore del programma "Goalspeaker", spazio dal ciclismo all'atletica leggera, passando per lo sci e gli sport invernali

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