“Every Sport is my sport” ribadisce che ogni disciplina sportiva deve essere trattata con pari qualità e dignità, riservando loro lo spazio che meritano. È un viaggio tra più discipline possibili di cui di volta in volta ci occuperemo, guidando anche chi non le conosce bene con presentazioni, approfondimenti e delucidazioni tecniche e regolamentari. Uno spazio in cui i lettori potranno esplorare con più attenzione realtà già conosciute e scoprirne di nuove.
Si parla già di vera e propria padel o paddle mania per un gioco che proviene dal Messico. Un po’ a metà tra il tennis e lo squash, il cui successo risiede in regole più semplici, nella facilità di gioco che lo rende accessibile a tutti e alla capacità di creare aggregazione.
LA STORIA
Il padel nasce nel 1969, quando il messicano Enrique Corcuera, volendo costruire un campo da tennis in casa sua e avendo poco spazio delimitato dai muri dell’abitazione, concepì l’idea di considerare tali muri come parte integrante del campo da gioco. Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e lo chiamò padel. Il padel è sicuramente diventato tra gli sport più popolari in America Latina e in Spagna con 4 milioni e mezzo di praticanti. In Italia si contano quasi 2.000 campi con la città di Roma che fa da capofila a un gioco ormai diffuso su tito il territorio nazionale con circa 300.000 appassionati.
BREVE SPIEGAZIONE DEL PADEL
IL CAMPO (LA GABBIA)
Il campo è lungo 20 m e largo 10 m, con le pareti delimitanti alte 3 m su gran parte dei lati e 4 m sulla parete di fondo. Le porzioni di parete più a ridosso della rete sono costituite da una specie di grata (o griglia) metallica che rende imprevedibile il rimbalzo, mentre i restanti pannelli sono generalmente in vetro (o plexiglass).
LE REGOLE
Le regole sono poche: la novità principale rispetto al tennis è che le pareti delimitanti il campo fanno parte dell’area di gioco quindi se la palla rimbalza su tali pareti può essere respinta con la racchetta e dunque, giocata.
Per iniziare, il punto si batte dietro la propria linea di servizio, da sotto (a differenza del tennis) e facendo rimbalzare la pallina prima per terra. Il servizio deve seguire una traiettoria diagonale verso l’opposta area di battuta dell’avversario, colpendola di dritto o di rovescio. Con l’eccezione della risposta, i giocatori possono colpire la palla prendendola al volo o dopo il primo rimbalzo sul proprio campo; la pallina può colpire quante sponde possibile dopo il primo rimbalzo, ma un secondo rimbalzo a terra decreterà il punto per l’avversario, come nel tennis. In virtù di questa regola, è permesso ai giocatori di uscire dall’area di gioco per recuperare la pallina prima che quest’ ultima effettui il secondo rimbalzo. Inoltre, i giocatori possono mandare la palla contro la porzione di vetro della parete della propria metà campo affinché questa passi sopra la rete verso il campo dell’antagonista. La palla deve sempre rimbalzare prima per terra una volta superata la rete per essere in gioco e dunque non può toccare al volo la parete delimitante la metà campo dell’avversario, perché in quel caso verrebbe considerata out.
Il padel è un gioco di coppia, per cui si sta in campo in 4. Esistono le coppie maschile, femminile o misto. Esistono diverse categorie di giocatori, divisi in professionisti e amatoriali, questi ultimi caratterizzano la maggioranza e il successo del movimento.
Per quanto riguarda il punteggio, valgono le stesse regole del tennis, al meglio dei 3 set. Recentemente è stato introdotto, nelle competizioni ufficiali, il golden point (punto d’oro). Se entrambe le coppie hanno vinto tre punti ciascuno, trovandosi in “parità”, verrà giocato un punto decisivo chiamato Golden Point.
TIPOLOGIE DI COLPI
La maggior parte dei colpi del padel sono mutuati dal tennis e sono dritto, rovescio, volée e servizio (solo dal basso). Tuttavia esistono variazioni tecnico-tattiche peculiari di questo sport, che lo fanno differire sostanzialmente dal tennis, specialmente nei colpi aerei, molto frequenti e vari in quanto nello sviluppo del punto una delle due coppie dovrebbe sempre trovarsi a rete.
Di seguito un elenco non esaustivo dei colpi tipici del padel:
- bandeja: un colpo sopra la testa molto frequente e usato, anche se di moderna introduzione, che consiste sostanzialmente in una volée alta di dritto in cui la palla acquisisce un backspin o viene colpita piatta e piano in modo da tenere il rimbalzo basso; l’obiettivo di questo colpo generalmente non è tanto quello di chiudere lo scambio, quanto di mantenere la posizione a rete dopo un pallonetto degli avversari, costringendoli a rimanere a fondocampo con una traiettoria tesa ma non troppo violenta, dandosi il tempo per tornare a rete; è un colpo molto usato dai giocatori di destra per dare continuità all’azione e costruire il punto con pazienza;
- vibora: una sorta di smash smorzato più aggressivo della bandeja perché azionato da un movimento a mulinello dell’avambraccio che genera un sidespin insidioso alla pallina; è più frequentemente usato dai giocatori di sinistra perché l’effetto generato e il rimbalzo su una o due pareti dell’angolo rendono difficoltosa la difesa per gli avversari;
- globo: il pallonetto a padel, colpo molto frequente per innescare la transizione e guadagnare la rete da una situazione di difesa; generalmente dovrebbe essere molto alto e profondo e laddove non si riesce ad attaccare con un colpo sopra la testa si gioca in uscita da parete (ovvero colpendo la pallina dopo la sponda sul vetro di fondo);
- palla corta in volée: assimilabile al dropshot nel tennis, è una palla corta smorzata utilizzata dal giocatore a rete per cogliere alla sprovvista gli avversari che difendono a fondo campo; non è un colpo molto frequente perché piuttosto rischioso se non eseguito alla perfezione;
- chiquita: un’alternativa al pallonetto per mettere in difficoltà i giocatori a rete, solitamente consiste in un colpo meno potente e giocato sui piedi dell’avversario sfruttando l’angolo più lontano; frequente il suo uso in uscita di parete;
- bajada: una bandeja giocata in uscita di parete;
- cuchilla: una vibora giocata in uscita di parete;
- per 3: uno smash che dopo aver rimbalzato sul campo avversario e sulla parete di fondo, esce lateralmente dal campo (alto per l’appunto 3 m);
- per 4: uno smash che rimbalza talmente alto da scavalcare la parete di fondo (alta 4 m) e uscire dal campo, rendendo impossibile qualunque tentativo di recupero.
Dal punto di vista dell’esecuzione, la maggior parte dei colpi a padel viene eseguita con una impugnatura di tipo continental (o a martello). Questo perché, contrariamente al tennis dove si vuole imprimere top spin e profondità al colpo, nel padel si usano colpi (dal servizio, ai colpi da fondo, alle volée) quasi sempre piatti o in backspin per generare poco rimbalzo dopo una eventuale sponda sul vetro di fondo.
GLI STRUMENTI DI GIOCO
Le palline, sono identiche per dimensione e colore a quelle utilizzate nel tennis, solo un po’ più morbide. La racchetta non è dotata di corde, ma è caratterizzata da un piatto che può avere la forma a diamante, goccia o tonda, con bilanciamenti in testa, all’impugnatura o medio. Per regolamento deve essere legata con una corda o un cavo non elastico al polso del giocatore.
LE COMPETIZIONI PRINCIPALI
In Italia, esistono le nazionali femminile e maschie (attuale vincitore dei campionati europei) e i campionati a squadre nelle Serie A, B, C e D.
A livello mondiale, l’associazione dei professionisti più importante è il World Padel Tour che comprende il circuito maschile che femminile e organizza ogni anno un calendario a tappe in varie città della Spagna e del mondo. Il circuito stabilisce una graduatoria dei giocatori più forti al mondo e una nota di merito va data a Fernando Belasteguin, per 15 anni numero uno al mondo, che sicuramente ha contribuito al successo di questo sport. In Italia da due anni è fissata la tappa di Cagliari a settembre.
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IL PADEL IN ITALIA
Come abbiamo detto, in Italia il movimento è in forte crescita, tant’è che ha una sua Federazione (FIP) nata a Roma nel 1991 che oltre a stabilire le regole del padel e sviluppare una serie di competizioni ed eventi, regola anche le classifiche dei giocatori professionisti e lavora alla crescita dello sport a livello nazionale e internazionale. L’ultimo obiettivo, dopo gli europei, i mondiali e l’aver portato il World Padel Tour in Italia, è quello di lavorare insieme ad altre Federazioni per far diventare il padel sport olimpico.
È fondamentale, per la crescita degli appassionati, il circuito amatoriale che conta migliaia di iscritti su tutto il territorio ed essi stessi, tramite altre associazioni (Msp, Uisp, Asi, ecc.), danno vita a circuiti e competizioni.
Non da ultimo, i numerosi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che hanno deciso di sfidarsi nella gabbia. Un nome su tutti, Francesco Totti, che in tempi non sospetti, alcuni anni fa, ha deciso di lanciarsi in questo sport facendo appassionare moltissimi suoi concittadini.
DOVE SEGUIRE IL PADEL
L’esplosione del padel in Italia, è dovuta anche alla visibilità che negli ultimi anni è stata data dalla stampa di settore e soprattutto dai media. Numerosi sono i blog e le testate, soprattutto online, che danno spazio a questo gioco o addirittura sono focalizzate su di esso. Recentemente Supertennis e Sky Sport hanno acquistato i diritti ed è possibile vedere le dirette delle tappe del WPT.
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