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Al via lo US Open 2020, primo Slam post Covid-19

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Dopo la ripartenza del tennis post Coronavirus, al femminile con i tornei di Palermo, Praga, Lexington e Cincinnati e al maschile con il Master 1000 di Cincinnati, riecco anche il primo torneo del grande Slam post Lockdown. Dal 31 Agosto al 13 Settembre infatti andrà in scena lo US Open a New York, secondo Slam di questa stagione 2020 molto tormentata. Di certo sarà un torneo differente da quello che siamo abituati a goderci normalmente, per noi semplici spettatori esterni, ma soprattutto per i tennisti coinvolti in prima persona.

La prima “novità” è rappresentata dalla bolla anti Covid-19 in cui i giocatori sono costretti a vivere, seguendo un ferreo protocollo anti-contagio. Regole che prevedono in primis la possibilità di alloggiare in soli 2 alberghi prescelti, Long Island Marriot e Garden City, senza dunque poter usufruire degli alloggi privati interni al circolo.

Una volta arrivati in albergo, tutti i giocatori e i membri degli staff si sono dovuti sottoporre ad uno screening completo anti-Coronavirus, senza poter uscire dall’albergo fino all’arrivo dei risultati dei test. Una volta arrivati i risultati i giocatori hanno potuto iniziare ad allenarsi negli impianti di US Open.

I tennisti inoltre possono essere accompagnati solo da tre membri dello staff, di cui solo uno può essere presente in campo durante i match. Infine le regole prevedono l’utilizzo obbligatorio della mascherina, tranne durante gli allenamenti e le partite. Condizioni dunque complesse da sostenere per tutti i partecipanti, rese ancora più anomale dalla completa assenza di pubblico sugli spalti.

In aggiunta, dal punto di vista strettamente tecnico e sportivo, per tutti i giocatori e le giocatrici ci sarà l’incognita della precaria condizione fisica. La preparazione prima di questo torneo così importante è stata davvero minima, quindi il pericolo infortuni è  dietro l’angolo.

Tutte queste incognite hanno portato molti tennisti e tenniste, anche di primissimo livello, a optare per la rinuncia della disputa del torneo. Andiamo allora ad analizzare nel dettaglio i principali forfait, sia nel tabellone maschile che in quello femminile.

TABELLONE MASCHILE

Le assenze più illustri sono certamente quelle di Rafael Nadal e Roger Federer.

Nadal, attuale n.2 del mondo e campione uscente, ha deciso di restare in Europa per preparare al meglio la stagione su terra rossa, che lo vedrà protagonista sia a Roma che al prossimo Roland Garros. Certamente la sua decisione è stata influenzata sia dal rischio elevato che avrebbe comportato la trasferta nord-Americana, sia dalle ferree regole imposte dalla USTA per il prossimo US Open.

Rafael Nadal, vincitore del torneo nel 2019 ©ATP Tour

Roger Federer, 5 volte vincitore del torneo e n.4 del ranking, ha già annunciato da tempo che non scenderà in campo per tutto il resto del 2020; nello scorso mese di Giugno ha subito un nuovo intervento al ginocchio destro, dopo quello del 2016, pertanto dovrà seguire un percorso riabilitativo per poter ritornare al 100% all’inizio della prossima stagione.

L’ultimo tra i top 10 ATP (n.9) a rinunciare agli US Open è il francese Gael Monfils, assente a causa dei timori per la pandemia.

Tra i nomi più importanti che mancheranno sono inoltre da segnalare Stan Wawrinka, Nick Kirgios, Fabio Fognini, Jo-Wilfried Tsonga e Lucas Pouille.

Fabio Fognini è reduce da un intervento chirurgico ad entrambe le caviglie, eseguito durante il periodo di Lockdown; anche lui sarà pronto per l’inizio della stagione sul rosso, avendo scelto di non affrettare il recupero ed essere così in piena forma per giocarsi le sue possibilità a Roma e Parigi.

Anche Wawrinka ha deciso di concentrarsi sui tornei europei, mentre Kyrgios ha preferito non partire per gli USA per preservare la propria salute e nel rispetto delle vittime della pandemia. L’australiano, tra l’altro, ha contestato apertamente su Twitter alcuni colleghi per i loro comportamenti non molto responsabili, che hanno avuto conseguenze anche gravi come nel caso dell’Adria Tour  organizzato da Novak Djokovic (il torneo è stato addirittura sospeso e la finale tra Novak e Alex Zverev non è stata disputata).

C’è infine incertezza in merito alla partecipazione di Kei Nishikori: il giapponese ha contratto il Coronavirus e pertanto dovrà sottoporsi ai controlli di rito per ottenere il lasciapassare per il torneo.

Ecco l’elenco completo dei top-100 che saranno certamente assenti nel tabellone maschile:

2. Rafa Nadal
4. Roger Federer
9. Gael Monfils
11. Fabio Fognini
17. Stan Wawrinka
40. Nick Kyrgios
49. Jo-Wilfried Tsonga
58. Lucas Pouille
71. Pierre-Hugues Herbert
89. Nicolas Jarry

TABELLONE FEMMINILE

Tra le top-10 del ranking, ben sei giocatrici hanno già comunicato la loro decisione di non partecipare agli US Open.

Al forfait della n.1 WTA Ashleigh Barty, si sono aggiunti quelli di Simona Halep (n.2), Elina Svitolina (n.5 e compagna di Gael Monfils), Kiki Bertens (n.7) e Belinda Bencic (n.8). Tutte loro hanno preferito non partire per New York a causa dei timori legati alla pandemia.

La campionessa uscente e n.6 del seeding Bianca Andreescu ha invece motivato la sua scelta con problemi di natura fisica e quindi non potrà difendere il titolo conquistato nel 2019 contro Serena Williams.

Bianca Andreescu, US Open 2019 ©Sports Illustrated

Al momento, tra le prime dieci tenniste del mondo, restano quindi iscritte al torneo solamente Karolina Pliskova, Sofia Kenin, Serena Williams e Naomi Osaka, mentre se scendiamo fino alla posizione numero 100 del Ranking le defezioni nel tabellone femminile sono talmente numerose da giustificare una certa preoccupazione negli organizzatori.

Scorrendo la classifica, saltano all’occhio i molteplici forfait di giocatrici russe (Pavlyuchenkova e Kuznetsova su tutte) e cinesi (Wang Qiang, Zheng e Zhu le principali).

Questo l’elenco provvisorio (aggiornato al 24 Agosto) delle giocatrici in top 100 che non parteciperanno al torneo:

1. Ashleigh Barty
2. Simona Halep
5. Elina Svitolina
6. Bianca Andreescu
7. Kiki Bertens
8. Belinda Bencic
29. Wang Qiang
30. Anastasia Pavlyuchenkova
31. Barbora Strycova
32. Svetlana Kuznetsova
34. Saisai Zheng
38. Julia Goerges
42. Ostapenko

45. Fiona Ferro
69. Carla Suarez Navarro
76. Lin Zhu
81. Yafan Wang
85. Anastasia Potapova
87. Ana Bogdan
89. Andrea Petkovic
98. Sam Stosur

Per quanto riguarda le pattuglie italiane, nel tabellone maschile a difendere i nostri colori saranno presenti Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner, Gianluca Mager, Stefano Travaglia, Andreas Seppi, Salvatore Caruso, Marco Cecchinato e Paolo Lorenzi, ai quali si è aggiunto nei giorni scorsi anche Federico Gaio, grazie alle rinunce da parte di giocatori di classifica. Resta in lista d’attesa Thomas Fabbiano, con poche possibilità di ottenere un posto. Nel torneo femminile, infine, potremo contare solamente su Camila Giorgi e Jasmine Paolini, uniche due italiane la cui posizione in classifica permette l’accesso al tabellone principale.

I FAVORITI E LE FAVORITE

In una stagione del genere, con mesi e mesi di stop, pochi tornei veri e l’ultimo Slam lontano sette mesi, fare pronostici diventa un’avventura più estrema del solito. Tuttavia, almeno in campo maschile, i forfait di Federer e Nadal sembrano aprire un’autostrada a Djokovic. Il serbo, numero 1 del mondo, nel Master 1000 di Cincinnati ha mostrato anche qualche piccolo guaio fisico, ma rimane ampiamente il più accreditato ad alzare il trofeo. L’avversario più pericoloso potrebbe essere l’austriaco Dominic Thiem, numero 2 del seeding. Occhio a Tsitsipas, apparso in ottima forma, e Medvedev, finalista lo scorso anno e capace di qualsiasi cosa. Il primo potrebbe trovare Djokovic in semifinale, il secondo Thiem. Tra i possibili outsider il costante Bautista-Agut e un Khachanov apparso in buona condizione, senza sottovalutare Shapovalov, Zverev, Rublev e il nostro Berrettini, semifinalista nella scorsa stagione – anche se questi ultimi hanno abbastanza deluso a Cincinnati.

Se fare pronostici al maschile vuol dire avventurarsi, al femminile possiamo quasi parlare di “Mission Impossible”. Tenute presenti tutte le assenze di cui si è detto sopra, le più papabili alla vittoria finale potrebbero essere Osaka e Karolina Pliskova. La giapponese è apparsa in forma nel torneo di Cincinnati, mentre la ceca è stata subito eliminata da Kudermetova. Entrambe saranno nella parte alta del tabellone, dove si trova anche Kvitova, altra pretendente alla finale.

Nella parte bassa non si vedono possibili padrone, a meno che Serena Williams non recuperi una condizione che a Cincinnati non ha mostrato. Altrimenti in diverse possono credere alla finale: da Kenin a Keys, passando per Sabalenka, Mertens, Muguruza, Konta e anche Sakkari, che ha battuto Serena in settimana.

Tenetevi quindi pronti e mettetevi comodi, per uno degli Slam più incerti di sempre.

Articolo a cura di Simone Caravano, Marco Cherubini e Vincenzo Bruno

La Redazione
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