Ci avviciniamo ad uno dei tornei più affascinanti nel panorama tennistico, ovvero l’Open di Francia, ma prima di tuffarci nelle emozioni che regalerà il Grande Slam in terra rossa, analizziamo tutto quello che si è visto nel Masters1000 nostrano: gli Internazionali di Roma. Si conferma ancora una volta Rafael Nadal, dopo un inizio sulla sua superficie preferita, non dei migliori con Madrid e Montecarlo che gli hanno lasciato qualche dubbio. A Roma ne esce da Re contro il numero uno al mondo, Nole Djokovic. Un torneo dominato dall’inizio alla fine, in cui ha lasciato le briciole agli avversari, concedendo in finale solamente un set al serbo e concludendo gli altri due per 6-0, 6-1. Un rendimento che solamente i marziani di questo sport possono raggiungere.
Quella di Roma è stata la 76esima edizione, una delle più travagliate e discusse sia per il prezzo del biglietto sia per i disordini degli orari dei match a causa delle incessanti piogge che hanno costretto gli atleti a disputare anche due partite al giorno nel giro di poche ore. Per quanto riguarda il prezzo del biglietto, molti spettatori hanno chiesto a gran voce il rimborso della giornata rinviata per maltempo, anticipato però dalle polemiche per il prezzo caro in conseguenza alla partecipazione di Roger Federer, che mancava da tre anni. Lo stesso campione svizzero, ai microfoni in conferenza stampa, aveva mostrato tutto il suo malcontento per l’aumento. Lo stesso svizzero così come l’austriaco Thiem hanno avuto da ridire anche delle condizioni non ottimali del terreno di uno dei campi, teatro dei loro incontri. La luce, come anticipato in apertura è stata offerta dal campione maiorchino che contro ogni previsione meteorologica ha offerto grandi prove, regalando un raggio di luce ai presenti e comportandosi come un fulmine senza alcuna pietà per gli avversari. Rafa Nadal quindi ritrova se stesso in vista del Roland Garros, nella Città Eterna a lui tanto cara. Adesso però andiamo con ordine, dando un voto agli atleti che più si sono messi in evidenza.
RAFAEL NADAL: VOTO 10 e lode
La sua tranquillità dopo le disfatte di Montecarlo, Barcellona e Madrid porta i suoi frutti. Passa da un eccesso all’altro, senza preavviso. Nel giorno di giovedì, disputa due match contro Jeremy Chardy e Nikoloz Basilashvili, mostrando subito le sue qualità con un tennis incisivo da fondo campo. Si notano da subito le differenze con gli altri tornei, grazie al suo dritto impeccabile, velenoso e lungo linea. Ai suoi avversari ha concesso davvero poco, basti pensare che nei primi due match ha concesso solamente due giochi. Nonostante una forma ancora lontana dal Nadal che noi tutti siamo abituati a vedere, fa affidamento anche sul un colpo a servizio decisivo come dimostra nel primo set contro l’ottimo connazionale Verdasco. Abbiamo deciso di dare la lode, perchè nonostante si presentasse non al meglio ha tirato da dentro di sé, il Nadal dei giorni migliori regalando uno spettacolo fantastico, non deludendo il pubblico che lui tanto ama. Dieci per la prestazione nel torneo, Lode per l’atteggiamento verso l’ambiente romano, senza rilasciare dichiarazioni fuori luogo per i tanti avvenimenti negativi durante il torneo.
NOVAK DJOKOVIC :VOTO 9
Dopo la fantastica vittoria di Madrid, si presentava da favorito, dimostrandolo già dalle prime battute non soffrendo troppo durante il suo cammino romano. Come al solito ha mostrato intelligenza nella gestione delle energie, match dopo match, sapendo di avere grandi possibilità di arrivare fino in fondo. Con grande lavoro ha superato il monumentale Juan Martin Del Potro e il fantastico Diego Schwartzman nella prima semifinale della carriera. In finale ci si aspettava un match più combattuto tra il numero uno e il numero due del mando, ed invece Djokovic è stato surclassato in tre set. Il serbo però ha avuto una grande reazione di orgoglio dopo la debacle nel primo set, vincendo il secondo con decisione. Ma si notava già da subito che il ritorno di Nadal, non lasciava scampo a nessuno, quindi inutile addossare le critiche a Nole, quando un atleta sembra una macchina in campo. Lui ha disputato una finale da atleta normale dopo un cammino eccezionale invece Rafa ha ritrovato i super poteri. In vista dell’Open di Francia le sensazioni sono buone e un buon nove in pagella è più che meritato per un atleta composto e mai fuori le righe.
DIEGO SCHWARTZMAN: VOTO 8,5
L’argentino dopo un cammino da incontrastato è stato eliminato solamente da Djokovic in una semifinale dove di certo non si è risparmiato. Durante il suo cammino ha lasciato poche speranze agli avversari con un gioco spumeggiante e bello da vedere. Nishioka, Ramos- Vinolas, Berrettini e Nishikori hanno subito la freschezza dell’argentino in questo torneo romano. Grazie al servizio e alla capacità di mantenere il servizio hanno fatto di Diego uno degli atleti protagonisti del film degli Internazionali 2019 al Foro Italico. Bravissimo anche ad andare a rete con una certa facilità sorprendendo molto spesso anche lo stesso Djokovic. Il mezzo voto purtroppo se l’è giocato in qualche ingenuità nella semifinale contro Djokovic. Partiva di certo sfavorito contro il numero uno ma a tratti ha dimostrato di potercela anche fare, per poi farci ricredere con qualche colpo fuori luogo. Un voto che resta tra i migliori per la sorpresa vera di questo torneo. Ci auguriamo che possa tornare al Roland Garros con questo spirito e forma, perchè quando esprime il suo gioco, Schwartzman è veramente tanta roba.
TSITSIPAS: VOTO 8
Una finale persa a Madrid non ha buttato giù un giocato che spesso ha dimostrato di essere condizionato a livello morale. Un’autentica sorpresa, se si pensa che il greco non eccelle al massimo sulla superficie in terra. Invece, nelle ultime due uscite ha dimostrato di essere un avversario temibile anche su terra, arrivando in finale a Madrid e in semifinale a Roma, uscito solamente contro un Nadal fuori categoria. Ha dimostrato un miglioramento impressionante, muovendosi tantissimo in tutte le zone del campo. E’ stato il giustiziere di due italiani, ovvero il giovane Sinner e il re di Montecarlo Fabio Fognini senza alcuna difficoltà. Uniche note stonate per il greco, sono gli errori di troppo che paga caro. E’ sulla strada giusta verso il Grande Slam di Francia e di certo si è guadagnato l’etichetta di “temuto” per i più grandi. L’otto in pagella è per la sua costanza e impegno sulla superficie rossa.
JUAN MARTIN DEL POTRO: VOTO 8
Una forza della natura come sempre quando il gigante buono è in forma. Dopo mesi di stop, possiamo davvero dirlo: è tornato Juan! Dopo le due vittorie abbastanza agevoli contro David Goffin e Casper Ruud nello stesso giorno, già il voto in pagella cresceva perchè vincere con tanta intensità due match in una sola giornata non è da tutti. Non per chi rientra dopo tanto tempo a giocare il tennis che conta. Ma lo sappiamo benissimo, Del Potro è fuori dagli schemi. Ai quarti di finale trova Djokovic, in un match durato per più di due ore, mostrando un gioco fantastico con la versione migliore dal 2009. Una delle più belle prestazioni su terra rossa. Dopo vari interventi al polso, Palito ha dimostrato di essere davvero in forma anche contro uno dei miglior tennisti per il suo rovescio. Durante il match ha sbagliato solamente tre dritti fondamentali. Il voto in pagella è per le sue giocate ritrovate e per l’orgoglio dopo gli infortuni. Chissà in che posizione sarebbe arrivato Delpo se non avesse avuto tutte quelle cadute. Di certo a Roma ha dimostrato di essere uno dei più forti dopo i marziani.
ROGER FEDERER: VOTO 7
Dopo Madrid, Federer decide di partecipare anche a Roma, acclamato come fosse un gladiatore tornato nella Roma attuale. Nella Capitale non ha mai regalato grandi emozioni ma nonostante tutto è stato tra i più acclamati, perchè esprimere un gran tennis all’età di 37 anni non è da tutti e bisogna essere davvero dei geni della racchetta. Nel primo match contro Sousa mostra tutta la sua forza ritrovata anche su terra. A far innamorare il pubblico romano è stato il secondo match contro Borna Coric, abbastanza riposato. Una partita di nervi contro un avversario che ha avuto il controllo del match già dal primo set. Con un Federer sottotono, Coric poteva approfittarne ma invece si spegne sul più bello e il campione svizzero di certo non si è fatto sfuggire l’occasione di riprenderlo. Con un finale a cardiopalma portato al tie-break, il Re si aggiudica la partita con grandi emozioni regalate. All’ultimo punto, il Grandstand esplode di gioia. Peccato per il ritiro nei quarti quando doveva proprio affrontare il greco Tsitsipas. Il voto è frutto delle emozioni regalate ma abbastanza stretto per un tennista che poteva regalare di certo un altro finale per i tanti che aspettavano solo lui, quel giorno.
FERNANDO VERDASCO : VOTO 8
Il tennista iberico a Roma è tornato alla ribalta, fermandosi solamente contro Nadal mettendo a tappeto uno dei favoriti Dominic Thiem. Nei tre match hanno dovuto subire la sua forza Edmund all’esordio, poi Thiem e nel finire il favorito Khachanov. Verdasco però esce con gli applausi del pubblico di Roma. Peccato per i due match giocati giovedì che l’hanno spremuto in vista della sfida a Nadal. In queste condizioni di certo non avrebbe avuto speranze contro Nadal ma poteva giocarsi le sue carte. All’età di 35 anni ha mostrato una grande condizione anche in vista del Roland Garros. Voto tra i più alti come grande è stata la sua prestazione durante gli Internazionali.
DOMINIC THIEM: VOTO 5
Come al solito mostra alti e bassi. Il campione uscente di Barcellona di certo poteva regalare molte emozioni in questo torneo che ha dovuto abbandonare tra le polemiche nel post gare, prendendosela con l’organizzazione per la gestione degli orari e degli spostamenti. Esce malamente in una gara che poteva tranquillamente chiudere in due set, ma in virtù della forza dello spagnolo e della sua prestazione pessima esce a testa in giù consapevole di rialzare presto la china all’Open di Francia. Intanto abbiamo deciso di mettere un cinque al suo torneo, con la speranza che rientri il Thiem che conosciamo noi tutti.
NICK KYRGIOS: VOTO 0
Non meriterebbe di essere commentato per il gesto di cui ne è stato protagonista davanti a un pubblico che paga per vederlo giocare. Come al solito vittima di se stesso e del suo caratteraccio. Genio e sregolato. Lancia una sedia in campo e lascia il terreno di gioco. Quando ricomincerà a giocare a tennis come lui sa fare? Intanto che aspettiamo il suo voto è nullo.
ALEXANDER ZVEREV: VOTO 4
Il suo momento da incubo non conosce fine. Perde contro Berrettini che senza nulla togliere al giovane italiano era un avversario facile da superare. Contro un avversario che lotta e suda su ogni colpo, il tedesco va in difficoltà mostrando tutte le sue paure. Ci auguriamo che torni in forma in vista del torneo francese magari con una ritrovata sufficienza alle sue prestazioni. Intanto è il solito quattro in pagella.
VOTO AGLI AZZURRI 6,5
Fabio Fognini esce solamente contro un grande Tsitsipas e non ha nulla da rimproverarsi tranne per qualche scintilla evitabile nel post gara. Berrettini fa un figurone buttando fuori il numero quattro al mondo ed esce contro il super Schwartzman. L’avventura di Sinner comincia bene ma si arrende al numero nove al mondo il greco Tsitsipas come è giusto che sia .Per il giovane tennista di opportunità al Foro ce ne saranno a bizzeffe in futuro. Momento no ancora per Seppi e prova a metà per Cecchinato che rimonta sul centrale Alex de Minaur. Aspettando l’esordio al Roland Garros degli italiani il nostro voto è più che sufficiente per un gruppo che può farci sognare ancora come l’anno scorso fece Cecchinato in terra parigina.
Quello di Roma è stato un torneo favoloso per tutti gli amati del tennis, chiudendo con record di incassi. Questo perchè il Foro Italico regala sempre tante emozioni. E non importa se la pioggia abbia bloccato i match perchè l’entusiasmo è stato altissimo così come le giocate degli atleti in campo. Un torneo all’insegna di Rafael Nadal e dall’impegno umile di Delpo, con un ritrovato Federer e il super Verdasco. Sono state tante le conferme e tante le sorprese in questi Internazionali che ritorneranno l’anno prossimo.
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