Tanti pretendenti, tante incognite con un solo obbiettivo: la maglia rossa!
Per alcuni avrebbe sapore di riscatto, per altri di consacrazione; è una Vuelta incerta, insolita con il mondiale di Innsbruck a fare da spartiacque!
Partiamo però dai grandi assenti: Froome e Domoulin dopo Giro e Tour optano per un periodo di meritato riposo in attesa di sciogliere i loro dubbi sulla partecipazione al mondiale, Mikel Landa invece aveva una voglia matta di esserci ma a causa di una brutta caduta al San Sebastian è costretto al forfait.
Oltre a loro gran parte dei velocisti che, come da tradizione, non amano la corsa a tappe spagnola a causa della durezza del percorso e dei pochi arrivi allo sprint in programma.
Percorso che quest’anno è particolarmente impegnativo e al contrario degli altri grandi giri presenta asperità sin dalle prime giornate: ben sei tappe di alta montagna, altre otto con difficoltà altimetriche, due cronometro individuali e “solo” sei tappe adatte agli sprinter.
Mai come quest’anno sono tanti i corridori in lotta per il successo finale rendendo difficile ogni tipo di pronostico.
Nairo Quintana sarà sicuramente l’osservato speciale: il colombiano vincitore del Giro d’Italia 2013 e della Vuelta 2016 oltre a 3 podi al Tour è in cerca di riscatto dopo un’annata deludente dove ha deciso di correre pochissimo e puntare tutto sulla Grand Boucle raccogliendo però l’ennessimo fallimento (decimo con una vittoria di tappa) in una corsa che sta diventando sempre di più la sua ossessione. In questa Vuelta avrà al suo fianco due uomini importantissimi come Valverde ed il giovane in rampa di lancio Carapaz.
In un tracciato ricco di arrivi in salita Miguel Angel Lopez è un favorito d’obbligo, il ventiquattrenne colombiano è in forte ascesa reduce dal terzo posto al Giro d’Italia arresosi solo a due campionissimi come Froome e Domoulin, per lui sarà fondamentale l’apporto di Bilbao.
Altro grande pretendente al podio è Steven Kruijswijk reduce da un grandissimo Tour de France (quinto a Parigi) e in ottima forma; attesissimi anche i respinti del Giro d’Italia Simon Yates (dominatore per due settimane) e Thibaut Pinot crollato sul più bello nelle ultime salite.
Grande curiosità per gli sfortunatissimi Richie Porte e Rigoberto Uran caduti e ritirati al Tour.
Altro discorso invece per Fabio Aru che dopo essere esploso tra il 2014 e il 2016 con due podi al Giro e la vittoria alla Vuelta nel 2015 vive un momento di grande difficoltà sia fisica che psicologica, infatti, dalla terza settimana del Tour 2017 non ha più ottenuto risultati rilevanti crollando prima nella Vuelta di quell’anno e poi nel Giro d’Italia 2018 dove era in condizioni fisiche pessime ed è stato costretto al ritiro nella 19 tappa.
Lotta per la Top 10 della classifica generale che vedrà protagonisti il nostro Davide Formolo oltre a Zakarin, Kelderman, Mollema e Mentjes.
Per quanto riguarda invece gli sprint sono presenti Sagan che ha però come obbiettivo principale quello di misurarsi in salita per capire se ci sono i margini per il quarto campionato del mondo consecutivo, Matteo Trentin neo campione europeo, Elia Viviani grande protagonista al Giro ma in generale di una grande annata oltre a Giacomo Nizzolo e Nacer Bouhanni.
Il Team SKY si presenta insolitamente senza un uomo di classifica e proveranno ad andare a caccia di tappe con Kwiatkowski, De la Cruz ed Henao.
Capitolo Vincenzo Nibali: reduce dalla frattura vertebrale affronterà la corsa in modo tranquillo, cercando di mettere chilometri nelle gambe e magari nella terza settimana cercare un successo di tappa, il tutto in vista del Mondiale di Innsbruck sulla carta adattissimo alle sue caratteristiche. Stessa strategia anche per Daniel Martin.
Una Vuelta caratterizzata da tante sfaccettature ma come sempre sarà regnata dall’incertezza, dallo spettacolo e dalle interminabili salite.
Gli italiani ripongono le speranze in Aru per la classifica generale e Nibali per qualche acuto sulle grandi montagne senza dimenticare Viviani e Trentin per gli sprint. Un occhio di riguardo anche a Davide Formolo, corridore giovane, spesso sottovalutato, ma può essere la sorpresa di quest’anno. Si parte domani!
Buon divertimento!
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